Seminario online e materiali di supporto

Seminario online e materiali di supporto
Seminario online per insegnanti

L'impatto del cambiamento climatico sui servizi ecosistemici dei siti costieri Natura 2000: strumenti educativi e linee guida per gli insegnanti

L’educazione può dare un contributo importante per aumentare la conoscenza e la consapevolezza dei giovani sulle conseguenze del cambiamento climatico e sull’importanza della biodiversità e dei servizi ecosistemici per l’adattamento ad essi. Nell’ambito del seminario online e della discussione con esperti e insegnanti, abbiamo approfondito la nostra comprensione di questi problemi e delle sfide educative ad essi collegate. Abbiamo inoltre presentato il portale didattico online del progetto ECO-SMART e il manuale per gli insegnanti.

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Pubblicazione elettronica

MANUALE PER INSEGNANTI: Servizi Ecosistemici, cambiamenti climatici e aree costiere Natura 2000

Il manuale per insegnanti è stato progettato per supportare gli insegnanti nella spiegazione dei contenuti del progetto ECO-SMART. Fornisce informazioni sul contenuto di apprendimento proposto, sugli obiettivi e sui risultati attesi, nonché sugli approcci didattici. Questo indirizza gli insegnanti a includere questo contenuto nei curricoli scolastici. Il manuale è integrato in modo significativo dai contenuti presenti sul portale didattico online del progetto. Rende più facile e veloce la fruizione dei contenuti didattici del progetto ECO-SMART, disponibili sul portale.

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Materiali del seminario online


Titolo del contributo: Conoscenza moderna delle sfide climatiche, ambientali e sostenibili e risposta efficace ad esse nel contesto dell'educazione allo sviluppo sostenibile

Relatrice: dott.ssa Darja Piciga

Darja Piciga è dottoressa in scienze psicologiche e lavora da decenni nei campi della società della conoscenza: istruzione e ricerca, sviluppo e innovazione. Da oltre dieci anni si dedica anche alle sfide attuali dello sviluppo sostenibile, in particolare in relazione ai cambiamenti climatici e alla transizione verso un’economia verde. Inoltre sviluppa concettualmente l’approccio europeo dei mondi integrali. È autrice di numerosi libri e più di 100 pubblicazioni scientifiche e professionali. Inoltre, è la lead editor e autrice del libro Integral Green Slovenia (pubblicato da Routledge, 2016) e una figura chiave nell’Iniziativa dei cittadini per una Slovenia integrale e verde. È editrice del supplemento Dossier sul clima nella rivista EOL e membro della Rete Europea per lo Sviluppo Sostenibile (ESDN). Fino alla fine del 2020 ha lavorato nel Ministero dell’Ambiente e della Pianificazione territoriale svolgendo un lavoro pionieristico nello trasferimento e nell’applicazione delle moderne linee guida europee per l’ambiente, l’economia a basse emissioni di carbonio e l’economia circolare in Slovenia (l’attuale Patto verde europeo). Dopo il pensionamento, sta continuando indipendentemente la propria missione di esperta.

Riassunto:

Le sfide globali senza precedenti come i cambiamenti climatici, la perdita della biodiversità e l’uso non sostenibile delle risorse richiedono cambiamenti di paradigma nell’ amministrazione per lo sviluppo sostenibile. Ciò si traduce dunque in un approccio sistemico e nell’innovazione nelle transizioni sostenibili, come sviluppato dall’Agenzia europea dell’ambiente insieme a un nuovo paradigma della conoscenza (AEA), il quale è già coinvolto nelle politiche e nelle attività europee e nazionali nell’ambito del Patto verde europeo (PVE). Il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 e dell’Accordo di Parigi sarà possibile solo modificando sistematicamente il modello di sviluppo, inserendo i sistemi socio-economici fondamentali (energia, mobilità, alimentazione e ambiente costruito) all’interno degli ecosistemi e attraverso la loro profonda trasformazione. Nonostante il miglioramento della protezione ambientale in Europa negli ultimi decenni, l’AEA ha rilevato nel suo ultimo rapporto sullo stato dell’ambiente, SOER 2020, che l’Europa non raggiungerà i suoi obiettivi per il 2050 se non verranno attuate misure rafforzate e aggiuntive nei prossimi dieci anni. Anche la Slovenia sta raggiungendo la prosperità secondo le modalità tipiche dei Paesi sviluppati, ovvero attraverso un uso eccessivo delle materie prime e dei servizi ecosistemici della Terra, e in misura persino maggiore rispetto alla media europea.

Le aree chiave del PVE – come la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, l’uso sostenibile dell’energia, la mobilità sostenibile, la catena alimentare sostenibile, la cura dell’ecosistema e la biodiversità – sono allo stesso tempo anche aree chiave da cui le conoscenze concettuali e operative in relazione agli obiettivi di sviluppo sostenibile devono essere integrate nei sistemi educativi.

Il manuale per insegnanti “Education for Sustainable Development Goals, Learning Objectives” (UNESCO, 2017), che porta obiettivi e temi di apprendimento specifici su misura per ciascun obiettivo dell’Agenda 2030 e competenze trasversali chiave per tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile, è uno strumento necessario per attuare il PVE e utile per lo sviluppo e il trasferimento delle conoscenze concettuali e operative sistemiche, come indicato nella relazione SOER 2020. Anche la Risoluzione sul programma nazionale di protezione ambientale (ReNPVO, 2020) colloca l’educazione alla protezione ambientale nel più ampio contesto dell’educazione allo sviluppo sostenibile (ESD). All’inizio del 2022 sono stati pubblicati due importanti documenti a livello dell’UE, molto importanti per l’ulteriore sviluppo dell’educazione in Slovenia: le raccomandazioni del Consiglio sull’apprendimento per la sostenibilità ambientale e il nuovo Quadro europeo delle competenze per la sostenibilità (Centro comune di ricerca).

Nella lezione verranno presentati in modo trasparente e coerente i documenti elencati, i concetti e le linee guida.

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Titolo del contributo: Il ruolo e l'importanza della biodiversità nello sviluppo sostenibile

Relatore: dott. Peter Skoberne

Peter Skoberne si è laureato nel 1978 presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Lubiana. Nello stesso anno ha ottenuto un impiego presso l’Istituto SRS per la Protezione dei Monumenti e fino al pensionamento nel 2020 ha lavorato nel campo della protezione della natura nella pubblica amministrazione. Da ottobre 2013 ad aprile 2015 è stato direttore ad interim del Parco nazionale del Triglav. È attivo nel campo della conservazione delle specie vegetali, della storia della protezione della natura, dei metodi di protezione della natura, della legislazione europea (ad es. l’adesione della Slovenia all’UE, Natura 2000) in Slovenia e a livello internazionale (Convenzione di Berna, Commissione Europea, IUCN). Nel 2001 ha conseguito il dottorato di ricerca in biologia, e nel 2006-2012 ha insegnato come docente nel campo della protezione della natura e dell’ambiente presso l’Università di Maribor, al Collegio di Protezione Ambientale e alla Facoltà di Biotecnologie, dove ha anche diretto lo studio post-laurea di Tutela del Patrimonio Naturale.

Riassunto:

Lo sviluppo sostenibile si basa su principi ecologici, economici e sociali. L’essenza dell’aspetto ecologico è la biodiversità: la diversità della vita a livello genetico, di specie e di ecosistema. È proprio questa diversità che consente l’adattamento ai cambiamenti ambientali e il mantenimento della stabilità dell’intero pianeta. Lo sviluppo economico si basa sull’illusione di una crescita costante, che non è possibile in un sistema limitato e provoca gravi disturbi nei sistemi di regolamentazione della natura. A questo contribuiscono anche le decisioni individuali di ciascuno di noi. La maggior parte di noi, a causa del nostro modo di vivere, è più o meno alienata dalla natura. È di fondamentale importanza essere consapevoli nel prendere le nostre decisioni, che siamo una parte inseparabile della natura. Questo aspetto può essere ulteriormente rafforzato dal contatto diretto con piante e animali nel nostro spazio di vita comune. Anche le aree Natura 2000 e le aree naturali protette possono essere adatte a questo. In questo contributo mostreremo dove trovare le informazioni necessarie e come utilizzarle nell’educazione. Per il futuro dell’uomo è essenziale l’equilibrio delle sue azioni nella natura: lo sviluppo economico e sociale nel quadro delle risorse naturali.

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Titolo del contributo: Presentazione di esempi pratici di attività educative nella natura relative all'area pilota del progetto Natura 2000 Riserva Naturale di Val Stagnon.

Relatrice: Bojana Lipej

Bojana Lipej è una biologa laureata nata a Maribor. Nel 1988 si è laureata presso il Dipartimento di Biologia della Facoltà di Biotecnologia di Lubiana e nello stesso anno è stata assunta come ecologista nel Servizio di Protezione Costiera sotto gli auspici del Ministero dell’Ambiente e della Pianificazione del Territorio. Nell’ambito di questo lavoro, ha acquisito conoscenze ed esperienze relative alla prevenzione e alla risposta a potenziali incidenti ecologici in mare, corsi d’acqua e terra, e ha migliorato le sue conoscenze in patria e all’estero. Dal 2002 al 2006 ha lavorato presso l’Istituto per gli studi sulla biodiversità del Centro di ricerca scientifica dell’Università del Litorale a Capodistria come assistente del capo progetto LIFE-Natura “Conservazione e protezione degli habitat e delle specie minacciate di estinzione sul bordo del Carso”. Oltre al lavoro a progetto, durante questo periodo ha partecipato attivamente all’organizzazione di concorsi regionali per giovani ricercatori e seminari per la formazione di tutor per l’introduzione dei giovani alla scienza. Dal 2006 lavora presso la Società per l’Osservazione e lo Studio degli Uccelli della Slovenia (DOPPS) come coordinatrice dell’educazione presso la Riserva Naturale di Val Stagnon. Le sue aree di lavoro includono il lavoro educativo e l’educazione ambientale, l’ornitologia, la protezione della natura e l’inquinamento delle acque.

Riassunto:

Oltre al suo ruolo eccezionale come area per la conservazione di specie animali e vegetali rare e in via di estinzione, la Riserva Naturale di Val Stagnon ricopre anche un’importante funzione educativa. La diversità degli ambienti naturali, dalle acque dolci agli habitat salmastri e quasi interamente marini, e la vicinanza degli insediamenti urbani rappresentano un’occasione unica per svolgere diverse attività educative-didattiche in natura. L’insegnamento all’aperto è altamente interdisciplinare (collega scienza, scienze tecniche e sociali) e include molti approcci didattici moderni che aiutano a plasmare le capacità intellettuali degli studenti, incoraggiano la loro ricerca e il pensiero scientifico, nonché l’ingegnosità in situazioni problematiche. Poiché le lezioni all’aperto sono collegate all’ambiente naturale, gli studenti risultano motivati, ispirati a esplorare e, soprattutto, incoraggiati e costantemente stimolati. In questo modo, gli studenti possono conoscere e sperimentare la natura e la sua diversità attraverso le proprie esperienze e quelle degli altri, e di conseguenza sviluppare un atteggiamento responsabile nei confronti della conservazione e protezione dell’ambiente naturale.

Le attività educative svolte nella Riserva Naturale di Val Stagnon seguono un obiettivo comune, ovvero il trasferimento di informazioni e conoscenze sul valore del capitale naturale (beni e servizi), sul ruolo di Natura 2000 e delle aree protette nella conservazione della biodiversità e della fragilità degli ecosistemi.

La conferenza presenterà il programma educativo della Riserva Naturale di Val Stagnon con attività ed esempi pratici, nonché possibilità e opportunità di miglioramento e aggiornamento tramite nuove conoscenze.

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